Aspettando i Naufraghi - Talk con Orso Tosco
Aspettando i Naufraghi (minimum fax) è un testo d’esordio. Il debutto letterario di Orso Tosco (classe 1982, scrittore e sceneggiatore); un inizio potente, incalzante, liricamente intenso caratterizzato da un ritmo furioso che catapulta in un mondo al naufragio, a tratti distopico a tratti fatalmente reale.
Scena prima, interno, prime luci dell’alba: sono inquadrati i partecipanti a una festa sfrenata, che si conclude con un suicidio collettivo, ma tra tutti rimane Massimo, l’unico a non premere il grilletto. La fine è vicina, per l’umanità intera, la guerra incombe e i Naufraghi, da sparuto gruppetto a sovvertitori dell’ordine globale, stanno arrivando. Hanno abbandonato la comunicazione verbale, si esprimono solo mediante le loro azioni, violente, distruttive, definitive. Massimo decide di trascorrere il poco tempo che gli rimane con Piero, suo padre, confinato all’Hospice San Giuda, incastonato tra le valli di un entroterra che somiglia molto a quello ligure. Lui non è mai riuscito ad accettare la malattia del padre, ma ora, sentendosi ugualmente spacciato, ha bisogno della sua presenza. Un analogo cambio di prospettiva consentirà anche agli altri inquilini (un chirurgo morfinomane, un infermiere ultras e alcolista, una suora in lotta con sé stessa) di resistere al peso della disperazione. Tutti comprenderanno l’ultima, possibile verità: che ci può essere speranza senza speranza.