Calcoli e fandonie fu pubblicato per la prima volta nel 1968 da Alberto Tallone, ad Alpignano, con il titolo di Archimede, i tuoi lumi, i tuoi lemmi! e solo due anni dopo, nel 1970, giunse in libreria modificando nome ed editore. Il libro aveva la fisionomia di un diario politecnico perché radunava una serie di considerazioni scientifiche, architettoniche, letterarie, artistiche, che avevano accompagnato l’ingegnere-poeta negli anni Sessanta, segnati definitivamente dai processi di industrializzazione del Paese. Se la matematica era stata il fuoco grande della giovinezza, i capitoli che qui vi si radunavano rappresentano la brace rimasta ancora un poco accesa, gli ultimi barbagli di una fede inestinguibile, nonostante le incrinature del tempo, l’affievolirsi delle certezze, le pause della memoria. Ed è anche il ritratto di un intellettuale che ha continuato a credere nella modernità come unica via d’uscita per la condizione umana.
VIVIAMO SUI PUNTI O SULLE LINEE DI INTERSEZIONE DI DUE O TRE UNIVERSI.
EDITORE: HACCA
NUMERO PAGINE: 150
FORMATO: BROSSURA